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Il nuovo Disegno di Legge in materia di Intelligenza Artificiale e le novità introdotte in materia di diritto penale

Il nuovo Disegno Di Legge in materia di Intelligenza Artificiale introduce un nuovo quadro sanzionatorio pensato per contrastare efficacemente gli abusi legati all’utilizzo illecito dell’intelligenza artificiale. Il legislatore ha previsto nuove misure penali, nel costruire figure di reati con l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di rafforzare la tutela dei diritti fondamentali e di scoraggiare comportamenti pericolosi nell’ambiente digitale.

Tra le novità principali, figura l’introduzione di una circostanza aggravante relativa all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella commissione di reati. Le pene possono essere dunque inasprite qualora il reato sia stato commesso “mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale, quando gli stessi, per la loro natura o per le modalità di utilizzo, abbiano costituito mezzo insidioso, ovvero quando il loro impiego abbia comunque ostacolato la pubblica o la privata difesa, ovvero aggravato le conseguenze del reato”. Pertanto, se un soggetto utilizza un sistema di IA per facilitare l’esecuzione di un reato, la pena base prevista per quel reato potrà essere aumentata fino a un terzo. Tale aggravante è volta a sanzionare con maggiore severità l’uso distorto di strumenti di intelligenza artificiale in grado di amplificare il danno causato alle vittime. Sono poi previste specifiche circostanze aggravanti per determinati reati. Ad esempio, un inasprimento delle pene è previsto quando l’intelligenza artificiale viene impiegata per commettere reati contro i diritti politici del cittadino (art. 294 c.p.). In questi casi, la reclusione potrà variare da un minimo di due a un massimo di sei anni.

Il Disegno di Legge introduce inoltre una nuova fattispecie di reato, pensata per punire la diffusione non consensuale di deepfake. Si tratta del reato di “Illecita diffusione di contenuti generati o alterati con sistemi di intelligenza artificiale”, in particolare di deepfake lesivi, falsi o diffamatori. La punibilità scatta quando la condivisione di tali contenuti causa un danno ingiusto alla persona ritratta. Questa nuova norma ha lo scopo di proteggere l’onore, la reputazione e la libertà individuale da manipolazioni tecnologiche sempre più sofisticate e avanzate.

Il DDL introduce anche nuove aggravanti a effetto speciale, da inserire nel codice penale e in alcune leggi di settore, qualora l’impiego dell’intelligenza artificiale abbia inciso sulla commissione del fatto.
Un aspetto importante riguarda l’estensione delle sanzioni penali anche in ambito economico-finanziario. Infatti, l’uso di IA per la realizzazione di frodi bancarie, manipolazioni di mercato o operazioni illecite nei mercati digitali sarà punito più severamente rispetto al passato.

Anche le violazioni del diritto d’autore sono oggetto di attenzione particolare, soprattutto nei casi in cui l’intelligenza artificiale venga utilizzata per creare o diffondere opere contraffatte o derivate. In tali ipotesi, le sanzioni saranno aggravate rispetto alla disciplina attuale, al fine di tutelare più efficacemente la proprietà intellettuale.

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