Tra i progetti portati avanti attualmente dal CodeX: The Stanford Center for Legal Informatics figura quello volto a trovare un linguaggio universale, comprensibile alle macchine, tramite cui tradurre i contratti così da permettere una elaborazione automatica ad elevato grado di precisione.

Attraverso tale “traduzione” il computer sarebbe in grado di effettuare, in primo luogo, un controllo sulla validità rilevando eventuali conflitti tra le leggi ed i termini contrattuali. Successivamente, una analisi della coerenza del contratto, ed infine una pianificazione di possibili azioni necessarie e/o possibili, nel caso di specie, per raggiungere un determinato obiettivo.

Questa innovazione a parere degli sviluppatori del centro di Legal Informatics di Stanford non soltanto garantirà una effettiva riduzione dei costi di transazione in ambito legale, ma offrirà anche la possibilità di redigere contratti migliori grazie alla sua precisione ed attendibilità.

Link to Computable Contracts: http://compk.stanford.edu