Il tema della ripartizione analitica o campionaria dei diritti d’autore e dei diritti connessi è sempre stato al centro del dibattito relativo all’attribuzione dei guadagni da essi derivanti.

Oggi, tuttavia, l’elemento dei metadata permette di avviarsi sempre di più verso una ripartizione totalmente analitica, confacente alle richieste di addetti ai lavori e industrie del settore, garantendo così autori un’analisi precisa dell’utilizzo dei loro brani e dei relativi introiti.

Sul fronte dei diritti connessi, tuttavia, v’è ancora la necessità di colmare le lacune derivanti dalla mancanza dei dati necessari all’identificazione (e relativa attribuzione) degli aventi diritto. A tal proposito sono in atto campagne di sensibilizzazione finalizzate all’inserimento dei data mancanti e ad una più celere ripartizione delle royalties come “Credit due”, creata dalla Ivors Academy e dalla Music Rights Awareness Foundation.

Va ricordato, all’interno della tematica, anche come SIAE stia passando al livello ulteriore, con la creazione di un sistema che permetta la gestione totalmente decentralizzata da parte degli aventi diritto mediante gli NFT dell’opera.

Un progetto ambizioso, annunciato lo scorso 24 marzo insieme alla partnership con Algorand, che diventerà veramente performante solo quando anche le altre collecting mondiali si saranno adeguate, ma che intanto rappresenta un primo importante passo verso il ripensamento del ruolo degli intermediari nel campo dei diritti d’autore (per approfondimento a riguardo: https://www.siae.it/it/iniziative-e-news/siae-rappresenta-i-diritti-degli-autori-con-asset-digitali-creati-pi%C3%B9-di-4000000).

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