L’Autorità garante per la protezione dei dati ha dato parere favorevole, con alcune osservazioni, allo schema di decreto del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale per la sperimentazione del voto elettronico.

In occasione delle elezioni per il rinnovo dei Com.it.es., ossia degli organi elettivi che rappresentano le istanze dei cittadini residenti all’estero nei rapporti con gli Uffici consolari, sono stati scelti a campione undici comitati per la sperimentazione del voto elettronico. Lo scopo è acquisire dati per effettuare un’analisi tecnico informativa, al fine di valutare se il sistema informatico predisposto sia in grado di garantire il rispetto dei principi costituzionali inerenti al diritto di voto, quali la personalità, l’eguaglianza, la libertà e la segretezza. In questa fase la partecipazione degli elettori avviene su base facoltativa e non produce effetti giuridici, in quanto si affianca al tradizionale voto per corrispondenza cartacea.

L’Autorità ha chiesto al Ministero di integrare il testo finale del decreto, sia in relazione all’individuazione del ruolo concretamente svolto dalla totalità dei soggetti coinvolti nel trattamento dei dati personali, che in relazione alla necessità di inserire e giustificare il termine di conservazione dei dati.

L’Autorità ha altresì individuato una serie di misure di sicurezza che il Ministero dovrà adottare – specie in caso di trasferimento dei dati in paesi al di fuori dell’Unione Europea – al fine di garantire un livello di protezione conforme al Regolamento (UE) 2016/679.

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