Sono stati introdotte di recente importanti novità nazionali in tema di e-commerce e vendita dei beni B2C. Attuando in Italia due direttive “gemelle”, la 2019/770 e 2019/771, si è inciso il testo del Codice del Consumo vigente (D.Lgs. 206/2005), abrogando e integrando diverse parti del testo. In particolare riformulando il capo I Titolo III parte IV e introducendo un nuovo capo I-bis.

L’entrata in vigore è dal 1° gennaio 2022, ragion per cui i venditori di beni e i titolari di e-commerce dovrebbero aver già rivisto i propri contratti, siti web e procedure di vendita e post-vendita per allinearli alle nuove disposizioni.

Gli ambiti di intervento sono questi:

  • Lgs. 170/2021: recepisce la Direttiva 2019/771, regolando la vendita di (soli) beni ai consumatori, a distanza o meno che sia; tra le novità più rilevanti – oltre a escludere i “servizi” dalla disciplina e a rimuovere il termine di due mesi per denunzia dei vizi del bene da parte del consumatore – viene riformulata la garanzia legale di conformità con annessi requisiti e procedure, si estende a un anno la presunzione di non conformità, si è approfondita la garanzia convenzionale;
  • Lgs. 173/2021: recepisce la Direttiva 2019/770, disciplinando la vendita online di beni o servizi digitali (non incorporati o annessi a beni); si replicano molti dei requisiti e procedure per la garanzia legale di conformità visti sopra, declinati in particolare sugli aspetti dell’aggiornamento, della sicurezza, delle istruzioni e dell’installazione; la durata della garanzia è la medesima (due anni) della vendita, salvo casi particolari; si introducono importanti innovazioni che si dovranno monitorare nella loro evoluzione, ovvero il concetto di “prezzo” che ammette sia il denaro corrente che una rappresentazione digitale di valore, nonché la fornitura di dati personali da parte del consumatore a fronte della fornitura di beni o servizi digitali, quale possibile forma di corrispettivo.

Ricordiamo che è in corso di recepimento anche una terza direttiva in materia di consumatori, la 2019/2161 – c.d. direttiva Ominibus –, da attuare entro il 28 maggio 2022, e che introdurrà modifiche di spessore come l’innalzamento del regime sanzionatorio consumeristico (le sanzioni potranno arrivare fino al 4% del fatturato) oppure la regolazione di pratiche commerciali potenzialmente sleali come quelle afferenti alla scontistica.

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