In occasione del XX anniversario della Convenzione di Budapest contro il crimine Informatico, in concomitanza con il passaggio di consegne per la presidenza del Consiglio d’Europa dall’Ungheria all’Italia, è stato adottato il II Protocollo addizionale contro il crimine informatico.

Secondo le parole del presidente del Consiglio d’Europa – Marije Pejčinović Burić – l’adozione del Protocollo rappresenta un importante passo verso l’estensione dello “Stato di diritto” nel Cyberspazio.

Allo stato attuale, il perseguimento dei crimini informatici da parte delle autorità pubbliche trova considerevoli difficoltà nel reperimento delle prove elettroniche. Ciò è dovuto in particolare alla dialettica tra territorialità della giurisdizione e dell’invece “a-territorialità” della rete.

Il protocollo ha l’obiettivo di fornire “a legal basis” per una mutua assistenza tra le autorità pubbliche dei diversi Stati e i fornitori dei servizi on-line, al fine del rafforzare la cooperazione e la divulgazione delle prove elettroniche, nonché fornire garanzie per la protezione dei dati personali.

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